lunedì 27 aprile 2009

Preferire l'inferno

Faceva molto caldo. Ero sudata fradicia. Lungo la frangia dei capelli, che mi si era incollata alla fronte, scivolavano lente gocce di sudore. Una mi raggiunse le labbra. La assaggiai. Riconoscevo il sapore di sale ma, mischiato a quello, ne distinguevo un altro: ferro. Spaventata, mi passai una mano sui capelli, poco sopra la fronte e, al contatto con quei lunghi fili mori, la sentii come impiastricciarsi. Salii un po' con la mano e sfiorai una protuberanza, un grosso bernoccolo. Faceva malissimo. Tolsi subito la mano e la osservai: era inzuppata di rosso.
Ero paralizzata.
Avevo una paura fottuta, e la vista della mano sporca di sangue mi fece esplodere un urlo del petto, che però si soffocò lì, perchè la mia bocca non emise un singlo rumore. Mi guardai intorno restando immobile. La stanza mi era familiare. Le pareti erano spoglie e il letto di fronte a me era...era..."abitato"...C'era qualcosa nel letto, immobile. Qualcosa che mi guardava. Due piccole luci, sul cuscino, se stavano sospese nell'ombra e mi fissavano.
Quella cosa era distesa, ben nascosta sotto le coperte. E mi fissava.
"Chi sei?"
Silenzio. Volevo girarmi e scappare. Uscire da quella stanza infernale e allontanarmi da quell'essere che continuava a fissarmi in silenzio, luccicando.
"Chi cazzo sei, eh? Rispondi brutta stronza! E smettila di fissarmi cazzo!"
Si mosse. Le coperte si scostarono. I suoi piedi tremavano.
Percepii un urlo tuonare nella mia mente, un urlo di dolore. Implorava pietà, diceva di smetterla, "BASTA, BASTA" urlava "Ti PrEgO..."
La cosa nel letto ora tremava tutta, spasmodicamente, ma mi fissava...il lucchichio era più intenso, quegli occhi luccicanti non si chiudevano mai, continuavano a fissarmi, immobili. Rimanevo bloccata con quel mostro davanti che sembrava vibrare sotto le coperte e quell'urlo straziante che continuva a riecheggiare nella mente.
Cominciai a sentire delle fitte. Degli aghi mi attreversavano le spalle e le braccia. Delle stilettate mi procuravano doliri terribili. Una prima, una seconda, una terza... Mi accasciai al suolo con quegli aghi che continuavano a pugnalarmi il petto. Guardai in giù: ero ricoperta di sangue, del mio sangue. Dove sentivo le pugnalate mi si aprivano delle ferite che cominciavano a sanguinare, inzuppandomi tutta. Ciminciai pure io, come quella voce ad urlare e mi riconobbi nelle sua terribile voce: "BASTA, VI PREGO, SMETTETELA, BASTA!"
Alzai un po' lo sguardo e la cosa, che prima mi fissava dal letto, ora stava in piedi di fronte a me.
Dai suoi piedi usciva sangue che, allargandosi sul pavimento, disegnava una macchia circolare quasi nera. Continuavo ad alzare lo sguardo e intanto urlavo di dolore, implorandone la fine. La cosa assumeva man mano le sembianze di una donna...
Non mi lasciò il tempo di alzare la testa che il suo volto si proiettò a pochi centimetri dal mio. Quegli occhi terribili.
Fisasvo i miei stessi occhi.

Un'esplosione nel petto...
Un'altra...
Un'altra!
"Signora mi sente? Signora riesce a sentirmi?"
(si...)
"Presto portiamola via!"
(si portatemi via...si...lontana da quest'incubo...)

"Tosta la tipa!"
"Ci credi che quella troietta è sopravvissuta a quei macellai? Porca troia se è tosta! Dopo dieci accoltellate deve aver trovato proprio un bel cazzo di posto dall'altra parte, se ha preferito tornare in questo inferno!"
"E i bastardi che hanno firmato questo capolavoro?"
"Li prenderemo cazzo! Puoi starne certo, mi ci gioco il distintivo!"

7 commenti:

  1. Mi ha lasciato insoddisfatto il finale. boh...
    Forse io avrei finito con un tono profetico sentenzioso, così è, mmmm, spento.

    RispondiElimina
  2. ti piace il finale a sorpresa... be' non dispiace! ma preferisco la storia di prima... comunque, la prima parte di questa è 'nu babà!

    RispondiElimina
  3. Siamo qui per migliorare e si accettano consigli!

    RispondiElimina
  4. bello...questo mi ha davvero preso, complimenti, riesci a rendere molto bene la situazione adrenalinica....anche il fatto che cambi punto di vista, secondo me è una bella idea...bravo!

    RispondiElimina
  5. io critico ma sono incapace di dare consigli, comunque non direi "spento". direi, ci starebbe bene una frase più pacata alla fine, una frase che lasci in sospeso, che sveli ma anche no... non... il poliziotto imprecoso. ma io sono geneticamente avversa ai poliziotti imprecosi quindi non faccio testo.
    ci tengo a sottolineare che anche a me è piaciuta molto! :)
    (comunque l'apprezzamento della saretta non è cosa da poco, mi dicono che a scrivere sia molto brava, anche se ancora non mi ha fatto leggere niente :P)

    RispondiElimina
  6. nooooo..... nel link al mio blog vine fuori anche l'immaginetta!! che figo!
    (commento dettato dall'entusiasmo incontenibile... sorry visto che qui non c'entra) un bacio!

    RispondiElimina
  7. Grazie Saretta! Una voce fuori campo è molto apprezzata, soprattutto se è positiva! ciao!

    RispondiElimina