sabato 24 marzo 2012

Un Contatto


Cammino lungo le vie autunnali
di una città ad ogni passo più straniera.
Leggera soffia una brezza che punge fredda.
Mi spinge un po' più avanti,
viaggiatore che ha dimenticato la sua meta.
La gente mi sfiora, veloce mi supera
e mi schiva,
come un ostacolo sulla via.
Non mi guardano.
Fissano i miei piedi per anticipare la direzione che prenderò.
Ottimizzano i tempi.
Si spostano solo a pochi attimi dallo scontro.
Quando posso lo impedisco.


3 commenti:

  1. Colgo in pieno il senso della situazione, per averla vissuta e pensata da un lato, per l'essere persona che tipicamente si scansa all'ultimo minuto e solo se necessario. In genere però non guardo piedi ma spalle. E ogn itanto volti, più spesso capelli...

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  2. Grazie, e come si dice "a ciascuno il suo"!

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