domenica 13 febbraio 2011

Basta!

Non possiamo più accettare che nonostante tutti gli scandali e il ridicolo che il nostro Primo  Ministro getta sulla nostra nazione, continui imperterrito a presiedere alla Presidenza del Consiglio. È davvero il caso di dire basta, di farlo tutti e con convinzione. Basta!
I magistrati di Milano hanno chiesto che venga messo sotto processo per reati che ci si aspetterebbe da un dittatore dell’America Latina: prostituzione minorile e concussione. Il nostro Premier mantiene un controllo totale dei media di informazione, applica politiche censorie e sfrutta il suo potere istituzionale per fini privati e personali, approva leggi che limitano l’autonomia e l’indipendenza della magistratura, e centralizza tutto il potere nelle sue mani.

I giudici dovranno pronunciarsi all’inizio della prossima settima, e se viene concesso il ricorso, Berlusconi potrebbe essere messo sotto processo già in aprile. Sappiamo tutti che non è questa la prima volta in cui Berlusconi viene spinto all’angolo per problemi giudiziari. Come da lui spesso dichiarato, sembra che la legge lo perseguiti, ed è entrato e uscito dai tribunali tante di quelle volte che il loro numero esatto è materia di discussione, ma la relazione che intercorre tra lui e la legge assomiglia sempre più a quella che c’è tra la volpe e il cacciatore. Come una volpe è sempre sfuggito, anche se riconosciuto colpevole. Solitamente si è tenuto lontano dai tribunali fino a che non giungeva il termine della prescrizione, e quando la legge cominciava ad accorciargli i respiro, la modificava – un po’ come ha tentato di fare recentemente con il “legittimo impedimento”. Il suo gioco ormai lo conosciamo, basta!

Il suo controllo totale sulla televisione, in uno stato in cui solo il 10% della popolazione compra giornali (di cui alcuni di sua diretta proprietà), gli ha permesso, il più delle volte, di seppellire le questioni che lo riguardavano. Persino i recenti sviluppi, che in altri stati sarebbero in cima alle agende dei telegiornali, qui da noi stanno misteriosamente a metà, o in fondo, o non vi si accenna nemmeno. Basta!

Questa però volta non gli sarà tanto facile scamparla. L’incidente (se di incidente vogliamo parlare) in questione – il presunto pagamento di una ragazza di 17 anni per ottenere da lei favori sessuali, tale Ruby Rubacuori alias “la nipote di Mubarak” – è avvenuto appena l’anno scorso, troppo presto perché il verdetto scada nella prescrizione. Sarebbe sbagliato pronunciarsi su questa particolare affermazione, ma è indiscutibile che Berlusconi abbia avuto “un po’ troppo a che fare” con troppe giovani ragazze di un certo tipo. Il termine “Popolo Delle Libertà” finisce per assumere connotazioni piuttosto grottesche. Ciò che sta succedendo al nostro Presidente del Consiglio può o no essere illegale (questo lo decideranno i giudici), ma è decisamente disgustoso e sgradevole. E’ anche e soprattutto motivo di enorme distrazione dagli affari di governo, in un momento in cui l’Italia sta affrontando gravi problemi economici e sociali che necessito di continua attenzione. Basta!

Nonostante tutto, gli italiani sembrano scivolati in uno stato di cinica rassegnazione sia per ciò che riguarda i “difetti” del nostro leader, sia per il degrado che coinvolge il nostro intero sistema politico. Sebbene la maggioranza degli italiani pensa che Berlusconi debba dimettersi (anche le donne sono scese in piazza il 13 febbraio), lui sta ancora lì al suo posto, sostenendo che tutto ciò è solo l’ennesimo tentativo di macchiare la sua reputazione da Family Day e da “ricco anziano che potrebbe passare il resto della vecchiaia a costruire ospedali per il terzo mondo”, e che i magistrati di sinistra sono armati e pronti a farlo fuori in un clima da Germania comunista. Basta!

Berlusconi continua a dire che tutto questo non fa che danneggiare l’Italia, ed è vero, ma non nel senso che intende lui. Il rischio maggiore  nel quale ci sta trascinando è quello di un’elezione nella quale gli italiani dovrebbero pronunciarsi su una dannosa questione: Sono gli elettori o i tribunali a dover scegliere la leadership politica del paese?

5 commenti:

  1. grande gaz!!! x non parlare di quello ke dice sulle donne "trovatevi un uomo ricco!!!" è ora ke si vergogni...devono andarsene tutti, si dovrebbe svecchiare tutto il sistema governativo italiano!!!
    speriamo che queste parole nn vadano al vento...
    ciao

    RispondiElimina
  2. grazie sofia per il commento...è chiaro che indignarsi non basta più!

    RispondiElimina
  3. Indignarsi non basta più, è vero. Mi indigno nel sentire un primo ministro che ha il coraggio di denigrare il popolo che gli è contro. "Una manifestazione faziosa" Fazioso: 1)Che sostiene con intransigenza, senza obiettività il proprio partito o le proprie tesi; 2)animato da spirito di parte.

    Forse queste manifestazioni sono davvero faziose (2) perchè animate di spirito di parte, una parte scomoda che esige uguaglianza di diritti e una certezza per il futuro. Se questo è essere faziosi, io lo sono.

    Nella prima parte della definizione di fazioso si legge "Che sostiene con intransigenza, senza obiettività il proprio partito o le proprie tesi". Non è proprio quello che sta facendo il nostro primo ministro? Non cerca forse di sostenere senza obbiettività, senza vedere un popolo che gli rema contro, le tesi arzigogolate del proprio partito, illudendo, imbrogliando e mentendo a quella parte di elettorato che lo vota, e al popolo tutto?
    É lui il vero fazioso, che fa un uso criminoso dei propri mezzi comunicativi, che impone ai suoi tg di nascondere il malcontento generale.

    Caro S.B. hai le orge contate. (Almeno spero)

    RispondiElimina
  4. "Il termine “Popolo Delle Libertà” finisce per assumere connotazioni piuttosto grottesche" quanto è vero!
    la questione non è tanto che il premier si distragga dai suoi doveri governativi, fatto di per sè sufficiente a giustificare una dimissione. sarebbe il meno (concedimi l'esagerazione) se peccasse "solo" di inefficienza nell'affrontare il suo incarico.
    il fatto più grave è in che modalità egli si renda inadempiente nei confronti dello stato. basta, appunto.
    può esistere un presdente del consiglio incapace. non è ammissibile un presidente del consiglio consapevolmente fazioso, criminale e spregiudicato.

    RispondiElimina
  5. senza contare l'abuso di potere per fini personali, il danno d'immagine per il Paese, il totale disprezzo per il suo stesso ruolo istituzionale. Basta!

    RispondiElimina