sabato 30 maggio 2009

L'Ultimo Sacrificio

Era lì da sempre, e da sempre inquietava chi vi passava accanto. Mansion Rock non era una casa come le altre e chiunque poteva confermarlo non appena lo sguardo, immancabilmente, finiva su quella maledetta finestrella rettangolare che dalla soffitta dava direttamente sulla strada. Da quell'intimo, ma macabro contatto, nasceva una strana sensazione: qualcosa si sprigionava dagli abissi dell'anima, rimestando tra le più profonde paure; era a quel punto che il malcapitato chinava il capo e fissava davanti a sé, proseguendo per la sua strada e accelerando il passo, come a fuggire il prima possibile da quello sguardo che ti si incollava addosso e non ti mollava fino a che non svoltavi al primo angolo utile.
Era quella finestra causa di tutto. Era la finestra che con il suo vetro opaco e le sue inferriate arrugginite e cigolanti, nascondeva quello che doveva essere un orrore innominabile.
Mansion Rock, da quella sua posizione leggermente sopraelevata su quella sua collinetta arida, dominava su tutto e tutti e, col suo occhio, scrutava il mondo esterno bramando un giorno di liberare il suo male, avvolgendoci tutti nelle tenebre.
Quel giorno è arrivato...
Stanotte il Male che per gli ultimi 4 secoli ha aspettato, da quando l'ultimo abitante della casa è sparito nel nulla lasciandola disabitata dando adito a quelle antiche storie e sperstizioni che volevano Lord Carrington a capo di un'antica setta, scioglierà i propri sigilli.
Questo, e purtroppo molto altro, è scritto nel diario di Lord Ismael Carrington di cui la mia famiglia è entrata in possesso quando, nel 1609, si mise a capo di una spedizione che coinvolse l'intera cittadina di Ashville allo scopo di radere al suolo Mansion Rock. Non crediate che i miei antenati fosssero dei pazzi: la decisione venne presa con estrema difficoltà e solo quando il limite umano di sopportazione raggiunse il limite. Quasi ogni notte, attraverso le pareti della casa, si udivano orribili urla, difficilmente distinguibili, come se non fosse la casa il punto d'origine della loro provenienza, ma bensì venissero da molto più lontano, da altrove. Molti furono coloro che nel vicinato, nel sentire questi lamenti, non riuscivano più a dormire a causa dei terribili incubi che violavano il loro sonno. Molti furono coloro che si trasferirono in altre zone della contea, e non pochi furono i casi di persita del senno, soprattutto tra i più anziani: noto è il caso del Sig. Baston che fu trovato morto nel suo letto dopo che, con delle grosse forbici, si era tagliato via entrambe le orecchie e, forse perché il trattamento non si rivelò sufficiente, si pugnalò più volte alle tempie.
Questi e numerosi altri fatti spinsero i miei avi a prendere la loro decisione. Quella notte, dell'8 dicembre 1609, si volle porre fine a questi incubi fermando Lord Carrington e bruciando Mansion Rock, in modo che dalle loro ceneri non potessero più nascere orrori simili. Nella fredda notte, le strade di Ashville si alluminarono delle luci delle torce e risuanarono delle urla di odio e del rumore dei passi della disperazione strascicati verso la casa.
Una volta penetrati nella casa però, tutte le certezze della cittadina crollarono come un castello di carte: quello che si scoprì all'interno rimase per sempre un segreto che i rivoltosi custodirono nelle loro menti, sopportandone il dolore e proteggendo le generazioni future. Oggi si vocifera di mostruosità indicibili: non fu trovato nessun bambino rapito, nonostante si sentissero nella notte pianti ed urla, ma i dipinti, i dipinti erano spaventosi. Nella soffitta, che sembrava allestita come un vero e proprio laboratorio da alchimista, le pareti erano ricoperte di dipinti raffiguranti mostri di ogni forma e dimensione, aborti umani che non possono essere descritti, rappresentazioni di antichi templi splendenti illuminati da soli neri. Numerose iscrizioni rosse in una lingua sconosciuta tappezzavano il soffitto e il pavimento, il quale al centro vedeva installato un monumento circolare dal diametro di 3 metri su cui era scolpito un serpente che si attorcigliava su se stesso mordendosi la coda. Circoli e pentagrammi erano diffusi in tutta la casa, rivelando terribili credenze e aspirazioni, ma di Lord Carrington nemmeno l'ombra, come di qualunque altra forma di vita. Nella parete sud si trovava l'archivio del pazzo e da un tavolo vicino, ancora aperto e di recentissimo utilizzo, il mio antenato raccolse il diario che ora io stringo con difficoltà tra le mani.
Venne appiccato l'incendio: Mansion Rock bruciò incessantemente per 10 lunghi giorni, ma non servì a nulla. La casa rimase lì, perfetta nelle stesse condizioni in cui era e oggi, brama la sua vendetta che, grazie a me, non tarderà a compiersi.
Compresi tutto quando l'estate di due anni fa notai il vecchio diario rovistando tra vecchi scatoloni nella soffitta di casa del nonno, mentre mi trovavo in vacanza ad Ashville. Comprenderete così, perchè da quel giorno insistetti tanto con i miei che le vacanze si svolgessero in quell'interessantissima cittadina e i miei desideri, come sempre, vennero esauditi. Passavo interi pomeriggi a leggere il diario e nel tempo libero cercavo di fare amicizia con i vecchi del posto e con i componenti di quelle famiglie che da sempre sono insediate lì, in modo da ottenere il maggior numero di informazioni e notizie su Mansion Rock, Lord Ismael Carim Carrington III (questo ho appreso dal diario essere il suo nome), e sulla notte dell'8 dicembre. Tutti erano reticenti a parlarmene, credo a causa di un timore reverenziale nei confronti di quelle misteriose vicende, ma un po' alla volta le gente si sbottonava ed esorcizzava le sue antiche paure narrandomi quelle terribili storie che ogni buona famiglia non mancava di tramandarsi: chi per elogiare l'eorismo dell'antenato, chi per criticarne l'operato e chi semplicemente lo faceva con l'intenzione di spaventare un nipotino. Per 3 lunghe estati raccolsi informazioni, che si rivelavano molto confuse per quel che rigurdava fatti superficiali, ma estremamante coincidenti per quel che concerneva la notte della spedizione e gli orrori che portò alla luce.
La lettura del diario mi permise di compiere grossi progressi nonostante fosse scritto in diverse lingue che riconobbi nell'inglese, francese medievale e in una sorta di greco ellenistico ebraicizzato. Sfortunatamente le mie competenze si limitavano all'inglese, al francese contemporaneo e a qualche rudimento di greco che mi servì a poco. Tuttavia, fortunatamente, il diario si dimostrava quasi interamente illustrato a mano: numerose erano le trascrizioni di rune ricopiate da stipiti di antichi templi; era illustrato, nelle sue diverse modifiche fino al prodotto finale, il monumento circolare serpentino, che compresi essere l'altare sacrificale che avrebbe dato vita alla forza maligna e, infine, numerose pagine erano dedicate a lei, la finestra della soffitta, che compresi essere una porta sull'Inferno, sulla quale erano incisi in minuscoli caretteri tutto intorno i nomi dei demoni della decadenza alessandrina:
HEL - HELOYM - SOTHER - EMMANVEL - SABAOTH - AGLA - TETRAGRAMMATON - AGYROS - OTHEOS - ISCHYROS - ATHANATOS - VA - MESSIAS - IEHOVA - ADONAI - SADAY - HOMOVSION.
La mia ricerca mi ha condotto fino a qui, mi ha spinto a scardinare i lucchetti che bloccavano l'accesso a Mansion Rock, mi ha condotto nelle sale che un tempo furono abitate da Lord Carrington, mi ha spinto a salire le scale ancora perfettamente conservate che conduco alla soffitta, e ora sono qui, davanti alla porta. Sento una strana brezza provenire dall'altra parte e dei sussurri che mi invitano ad entrare. La mia presa sul diario diviente sempre più serrata. Faccio un profondo respiro. Entro.
Eccolo, è Lui, in piedi nella sua vestaglia cerimoniale, che aspetta me.
- Finalmente è giunto il momento - Disse Lord Carrington rivolgendo entusiasta lo sguardo al cielo. - SeI PrOnTo?
- Sono pronto...
L'ultima cosa che vidi, oltre al mio corpo contorto disteso sopra l'altare che veniva sbranato dall'essere a cui offrivo la mia vita, fu la finestra: le incisioni sanguinanti dei nomi di quei demoni a cui ogni vittima sacrificale aveva permesso la fuga, presero fuoco e la "Porta" finalmente cominciò ad aprirsi su un mondo di pura malvagità, di dolore, di orrore. Un mondo sul quale io avrei dovuto vigilare al posto dell'immondo che stavo liberando. Diventavo l'ultimo nuovo sigillo. Dalla finestra avrei continuato ad osservare il dell'al di quà come una sentinella, assistendo alla progressiva vittoria delle Tenebre sulla Luce. Grazie a me il rituale fu, dopo tutti questi secoli, completato.

domenica 10 maggio 2009

Maternità

Ragazzo alzati e lascia il posto alla signora, non vedi che è incinta?
E io che c'entro? Non è mica mio!

domenica 3 maggio 2009

L'immaginato che muore

Lunedì, il giorno che segnò irreversibilmente la mia esistenza, il giorno in cui tutto cambiò. Lunedì, il giorno in cui capii di essere morto.
Mi è bastato un attimo e tutto...tutto era altro, per sempre. Niente più appariva come prima. Da lunedì tutto acquistò finalmente un senso!
Se mai me lo avessero chiesto, avrei definito la mia una vita realizzata. Avevo tutto quello che un uomo con un po' di immaginazione può desiderare: Donne, amici, soldi, successo. Vivevo al massimo e non mi accorgevo che le cose stavano cambiando, lentamente...
Qualcuno di voi può pensare che il mio successo sul lavoro stesse inizianodo ad incrinarsi, o che stavo per innamorarmi di una donna per cui avrei abbondonato tutto, o che mi ero incasinato in chissà quale azione illegale per fare un'enorme cazzata e cose così, ma no; la mia realtà rimaneva sempre lì a svolgere il suo dovere.
Quello che stava cambiando era qualcosa di invisibile dentro me. Non so nemmeno cosa, ma di certo abbastanza importante da uccidermi.
All'età di 27 anni, le notti diventavano il momento migliore della giornata. Dopo il successo del giorno, la notte mi dava ristoro e riposo,ma non solo. La notte diventavca la mia più intima consigliera e soprattutto mi permetteva di giudicare, previa attenta analisi, lo svolgimeto dalla mia vita vissuta alla luce del sole. Di notte insomma, invece di dormire, rielaboravo il vissuto. Lo so, lo so, è quello che fanno tutti: pensare a come è andata la giornata e complimentarsi con sé stessi per il buon esito o decidere di fare di meglio per l'indomani ecc...magari arrivando persino a darsi un voto: "Oggi è stata una giornata 10", "E' iniziata da 2 ma la sera è stata indimenticabile, quindi mi darei un 8!", e cose così. Io invece no. Io rivivevo completamente il giorno, dal momento in cui aprivo gli occhi fino a...a? fino a sempre.
Iniziavo,per così dire, scusate il mio egocentrismo, a porre le basi di una nuova disciplina psicanilitica: invece di leggere e interpretare i sogni, l'inconscio, io rileggevo e interpretavo il conscio!
All'inizio era una cosa molto tranquilla, diciamo. Ripensavo alla giornata e la esploravo come uno spettatore. Mi immaginavo e mi rividevo reinterpretare la parte già girata del film della mia vita. Ero come un'entità esterna, una telecamera sul mio mondo.
Ogni notte rivivevo il giorno, ad occhi aperti. Razionalmente. Man mano che il tempo passava quello che prima era solo un occhio esterno, uno spettatore, cominciava ad ottenere "permessi" sempre nuovi. Iniziavo ad osservare non solo me stesso, ma anche il resto. Mi resi conto ben presto che registravo tutto ciò su cui avevo puntato la mia attenzione, ma anche altro. Certo, stiamo parlando del subconscio, quello che c'è ma che non si vede ecc. Ma non è questo il caso. Io non esploravo il subconscio, io smettevo di ripensare in termini di "io" e cominciavo ad esistere come entità all'interno della mia stessa immaginazione. E' difficile da capire lo so. Facciamo allora questo esempio: Mettiamo che state ricordando il momento del vostro primo bacio. Di sicuro ricordate l'avvenimento in sè: cosa è accaduto, come, perchè, cosa vi siete detti ecc...Se provate allora a pensarci, vi accorgerete voi stessi che il momento risulterà irricostruibile nella sua interezza. Vi ricorderete le parole pronunciate, ma non siete sicuri che siano quelle, vi ricoderete le sensazioni, ma in realtàsaranno modificate da voi stessi, perché ne state comunque immaginando un surrogato! Io invece, oltre a riuscire a ricostriure completamente la scena e a riprovare esattamente ciò che provavo nei momenti oggetto dell'analisi, sono in grado di creare un me stesso che per quella stessa scena riesce a girovagare a percepire cose di cui il mio "io" di allora non si rendeva nemmeno conto. Mi sono spiegato più o meno? Bene...In poche parole diventavo mano a mano il marratore onnisciente di me stesso.
Il giorno vivevo e la notte rivivevo e vivevo contemporaneamente. Tutto questo succedeva, veniva a sua volta registrato e, man mano, io morivo; fino a quando, lunedì, smisi di esistere.
Morivo e non me ne accorgevo perché ero troppo preoccuapato per vivere! Ogni notte sempre meno tempo veniva concesso al sonno in favore del rivivere e, ogni notte, smettevo di essere l'io vissuto per diventare l'io immaginario. Esistevo contemporaneamente 3 volte: L'io che immaginava il me stesso che riviveva l'io gia vissuto.
Cominciavo ad evere paura e in realtà ciò che più mi terrorizzava era il non sapere quale dei miei "io" temevo veramente.
Lunedì finalmente decisi di porre fino a tutto questo!
Stabilii di riflettere, stabilii su cosa e decisi che per porre fine a tutto questo, dovevo obbligarmi a realizzare ciò che non potevo: la mia intera esistenza era immaginaria. Io non esistevo, in quanto vivevo solo nel ricordo di me stesso; ricordo manipolato all'infinito da me! Decisi che per risolvere questa situazione dovevo giungere all'unica conclusione impossibile: Io ero frutto della mia stessa immaginazione!
Lunedì, come stabilito, lo realizzai e smisi di esistere.

sabato 2 maggio 2009

Non basta vivere...

Giustiziatelo!
Ma Signore, quest'uomo non ha fatto assolutamente niente!
Per questo è necessario...

venerdì 1 maggio 2009

"NuovaVita"

... ... ...
Pronto?
Voce registrata: Salve Gentile Cliente,...
(No,e adesso che cazzo vogliono questi! Riattacco...)
...non riattacchi il ricevitore, perchè quello che la nostra azienda le propone potrà cambiarLe la vita.
(La vita? Ma che c...!)
La vita! Sì, ha capito bene! Se Lei vive nel nostro stesso mondo, sicuramente percepisce che non è quello che fa per Lei, che non è così che le cose dovrebbero andare. Si sente come un pesce costretto a nuotare in acque troppo inquinate!
(Ma senti cosa mi tocca stare a sentire...però l'esempio calza...)
E' proprio questo desiderio di offrire quel qualcosa in più, che ha spinto il nostro fondatore a istituire la "NuovaVita"! "NuovaVita" è un progetto. "NuovaVita" è quell'opportunità che tutti aspettano ma che non arriva mai. "NuovaVita" è il sogno che si realizza.
(...?)
Questo progetto nasce per offrire alla propria clientela la possibilità di vivere un'esperienza straordinaria che cambierà per sempre la sua esistenza.
(Ah-Ahn? E come farebbe, sentiamo.)
Tutto questo realizzabile attraverso un straordinario viaggio,...
(Un viaggio? La solita offerta turistica dal prezzo esorbitante...)
...completamente a nostre spese, avente come destinazione un nuovo mondo; un mondo in cui Chiunque avrà la possibilità di ricostruire il proprio essere, di modo che, una volta tornato, se mai vorrà farlo, osserverà con nuovi occhi tutto tutto ciò che lo circonda!
(Un nuovo modo di vedere le cose? E poi percepirei questo mondo di merda come un paradiso?)
Esatto!
(???)
Quello che Le basterà fare per accedere alla nostra proposta, Gentile Cliente, Lei lo ha già fatto!
Che cazzo dici? Non ho fatto niente!
Semplicemente decidendo di ascoltare interamente questo breve messaggio, Lei ha permesso ai nostri server di registrare la Sua accettazione al programma. Complimeti per la Sua scelta! Esaminando il tono della Sua voce, i nostri dispositivi hanno rilevato e rielaborato il Suo stato d'animo, riscontrando un attaggiamento positivo nei confornti della nostra incredibile offerta.
Ma che stai blaterando?! Questa è una truffa!
Congratulazioni Signore, tra pochi istanti il Suo fortunato viaggio avrà inizio...
NO NO! E' impossibile! Io vi denuncio!
"NuovaVita" Le augura un buon viaggio e La ringrazia per la Sua adesione! ... ... ...
Ma che è 'sta storia?
Calmati...Non possono farti niente! Hanno solo registrato la tua voce, non hanno un cavolo! Non possono farti niente! Ma perchè cavolo parlo alla secondapersona singolare?
Devo chiamare la polizia, devo dirgli che sti stronzi volgiono rapirmi per partecipare ad un fottutissimo programma...Adesso che ci penso tutto però tutto ciò non ha senso! Massì, deve essere stato per forza uno di quegli scherzi telefonici! Devo dire riuscito! Mi hanno proprio fatto cag...
Cosa succede?
Cos'è questa sensazione?
Mi sento interbidire, non mi reggo in piedi...
Cazzo!
Non vedo più niente! Sono cieco! SONO CIECO! Cazzo! Che cosa sta succedendo? Cosa mi state facendo maledetti?
Non sento più niente...
Niente...
E' tutto buio...
Non respiro! Soffoco! AIUTO! Sto morendo...
Voce registrata: "NuovaVita" Le dà il benvenuto nel Suo nuovo mondo!
Weeeeee! Weeeee!
Eccolo...complimenti signora, è un bellissimo maschietto...
Me lo faccia vedere, la prego...
Prego, stia attenta...
Ciao! Ciao amore mio, sono la tua mamma! Sono contenta che tu abbia voluto arrivare qui da noi! Benvenuto al mondo!

Metamorfosi

Il verbo si è fatto carne...
Che schifo! E che verbo era?
Brulicare...